dell'integrazione , ma il numero di domande sul tema indirizzato al gruppo h , mi porta a pensare
che tali informazioni risultino ancora patrimonio non ampiamente condiviso .
Sintetizzo pertanto i passaggi fondamentali, riferibili alla L.Q. 104/92, al D.P.R. 24.2.94 ed alla
Circolare Regionale n. 11/SAP del 10 Aprile 1995.
Diagnosi funzionale
Il documento che attesta la situazione di handicap ai fini dell’integrazione scolastica è denominato
Diagnosi Funzionale, è stilato dall’Unità Multidisciplinare della ASL al termine di un iter che
comprende :
la segnalazione del caso, che avviene a cura della famiglia anche su suggerimento del pediatra di
base o della scuola, al Servizio di Neuropsichiatria di territorio;
la diagnosi clinica, che è effettuata dall’ASL in tempi che non possono essere fissati rigidamente
la valutazione del deficit individuato, per definire se esso qualifichi la persona come in situazione di
handicap ai sensi dell’art. 3 della L.Q. 104, la sottoscrizione di un modulo da parte dei genitori , in cui essi esprimono parere favorevole alla stesura della diagnosi funzionale; la stesura, a cura dell’Unità Multidisciplinare ( gruppo di esperti – neuropsichiatra, psicologo, fisiatra, assistente sociale , pediatra ecc.- a seconda della patologia individuata dalla diagnosi clinica) della stessa ASL ; tale documento viene consegnato ai genitori e da essi alla scuola e rappresenta l’atto formale che attiva tutti i benefici e tutte le procedure dell’integrazione ; la diagnosi funzionale sostituisce , dal punto di vista amministrativo , il vecchio attestato sanitario e, integrata alla fine della scuola dell’obbligo, comprende anche l’attestato di idoneità , previsto dalla C.M. 262/88 per la frequenza degli istituti tecnici, professionali , artistici e dei corsi di formazione professionale.
Profilo dinamico funzionale (PDF)
Il primo documento di progettazione dell’integrazione è redatto all’inizio dell’anno scolastico, in
collaborazione fra genitori, scuola , ASL e altre figure professionali che si occupano dell’alunno,
per tutti gli alunni che frequentano la prima classe / il primo anno di scuola materna e per tutti quelli
che vengono dichiarati in situazione di handicap per la prima volta. Deve essere inviato all’Ufficio
alla metà di Dicembre.
Piano Educativo Individualizzato (PEI)
E’ stilato dallo stesso gruppo che ha lavorato sul profilo e deve approfondirne , in stretta continuità,
gli aspetti di programmazione didattica – educativa - riabilitativa e di socializzazione per l'anno
scolastico in corso . La compilazione inizia in parallelo alla programmazione della classe ; i tempi
di invio sono dettagliati annualmente da una circolare.
A proposito di questi documenti mi preme sottolineare la loro valenza pedagogica , in altre parole
intendo dire che sono utili, e previsti dalle norme, in quanto consentono di progettare l'integrazione: tutto ciò che l'alunno in situazione di handicap può fare con e come i compagni, ciò che può fare
con loro ma in modo adattato, ciò che deve fare eventualmente da solo perché corrisponde ad un
suo bisogno fondamentale, come i compagni possono lavorare per e con l'alunno in situazione di
handicap.
Occorre superare la logica esclusivamente burocratica ed amministrativa, che induce a ritenerli utili
soltanto ad appoggiare la richiesta di ore di sostegno.
Verifica degli obiettivi del PEI
Molti PEI non contengono la " verifica del raggiungimento degli obiettivi" o la confondono con le
"modalità di verifica". Due esempi potrebbero chiarire: in relazione all’obiettivo a breve termine "sedersi vicino ai compagni", se l’obiettivo non fosse completamente raggiunto, sarebbe coerente la seguente indicazione : "vuole essere solo nel banco durante le lezioni però accetta di condividere uno spazio di lavoro nel momento in cui si strutturano i gruppi" in relazione all’obiettivo "intervenire nelle discussioni " potrebbe essere rilevato che " Interviene solo nelle discussioni che riguardano le esperienze personali ma non sempre a proposito".
Obiettivi del PDF e del PEI
Un altro argomento che desidero affrontare è l'articolazione degli obiettivi tra PDF e PEI. Tocco
questo tema perché la lettura attenta dei documenti ha consentito di notare che talvolta gli obiettivi
si ripetono nella loro primitiva formulazione non prevedendo una gradualità verificabile.
In linea generale può valere la seguente indicazione :
sul profilo, che è un documento di respiro ampio valido per più di un anno, vengono indicati gli
obiettivi a lungo termine, intesi come i risultati che si attendono dall'alunno dopo un percorso di
lavoro che si snoda nel tempo, sul PEI, documento annuale, vengono individuati gli obiettivi a breve termine, agevolmente verificabili, capaci di costruire nel tempo la competenza attesa, descritta come obiettivo a lungo termine nel profilo.
Relazione osservativa
Utile per la progettazione dell’integrazione e della continuità, è richiesta per gli alunni che
cambieranno grado di scuola l’anno successivo e per quelli nuovi certificati, gli stessi per cui sarà
stilato, all’inizio dell’anno seguente, il PDF.
E’ evidente pertanto che si tratta di un documento provvisorio, che verrà superato dal profilo, ma
non per questo poco importante.
Invito, per renderlo più efficace, a stilarlo utilizzando come riferimento gli assi del profilo stesso,
dismettendo la vecchia modulistica molto sintetica e poco collegabile con le modalità di progettazione successive.
Modelli del PDF e del PEI
E’ opportuno utilizzare i modelli di PDF e PEI diffusi rispettivamente con la CP. 528 del 26 maggio
95 e con la C.P. 39 dell’8 gennaio 1996; ciò in quanto una omogeneità di progettazione favorisce lo
scambio di informazioni nel momento del passaggio ad altra scuola (per continuità o trasferimento)
e facilita la lettura e la valutazione da parte del gruppo deputato al compito
Allegato: esempio di progettazione
Esempio di articolazione degli obiettivi fra PDF e PEI e di verifica degli obiettivi del PEI, tratto dal materiale pervenuto dalle scuole.
Asse 1 : affettivo relazionale nel PDF
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NEL PEI
Obiettivi a breve
termine (devono essere strettamente collegati agli obiettivi a lungo termine
indicati nel PDF)
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Attività (quali
attività sono state realizzate-previste. Tali attività devono essere
congruenti con "strumenti e proposte" individuati nel PDF)
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Verifica
(riportare l'esito della verifica degli obiettivi a breve termine; verifica
effettuata sino al momento dell'invio del PEI)
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Raccordo con la
programmazione della classe
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1a)Sedersi vicino
ai compagni
1b)Intervenire
nelle discussioni
1c)Accettare
piccoli incarichi
1d)Utilizzare il
materiale
1e)Saper
riconoscere le situazioni in cui ha bisogno di aiuto
1f)Saper chiedere
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Lavorare in gruppo
(secondo le regole dell' apprendimento cooperativo)
Riassumere la
lezione precedente, in collaborazione con i ragazzi
Discutere
periodicamente i metodi di studio, l'organizzazione che i ragazzi si danno,
le attività extra scuola
Individuare gli incarichi,
attribuirli, tabulare in cartellone i compiti, i periodi, i
reponsabili…….
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Vuole essere solo
nel banco durante le lezioni, però accetta di condividere uno spazio di
lavoro nel momento in cui si strutturano i gruppi
Interviene solo
nelle discussion che riguardano le esperienze personali ma non sempre a
proposito.
…….
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Tutti gli
obiettivi , escluso il primo, sono comuni alla classe e condivisi dal
consiglio di classe/interclasse/insegnanti di sezione
Il primo obiettivo sarà
perseguito da tutti gli insegnanti.
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